28 Gennaio 2025
NIS2: Sei pronto a proteggere la tua azienda?
Se la tua azienda sta cercando di capire se deve adeguarsi alla direttiva NIS2, la risposta è probabilmente sì, soprattutto se operi in settori critici come energia, sanità o trasporti.
La NIS2 è stata pensata per rendere le reti e i sistemi informativi più sicuri, proteggendo meglio contro attacchi informatici sempre più frequenti. Questo significa adottare misure di sicurezza più rigorose, ma anche una gestione più attenta dei rischi informatici. Se ti sembra complesso o se non sai da dove partire, Versya è qui per aiutarti a creare un piano di adeguamento personalizzato.
In questo articolo spiegheremo:
- direttiva NIS2: cos’è
- cose comporta per le aziende
- quando entra in vigore
- quali sono gli obiettivi della NIS2
- quali sono le misure richieste
- perché è necessario rafforzare la sicurezza
- quali sono le aziende coinvolte
- quali sono i primi passi da fare
- come implementare una soluzione di cybersicurezza
La Direttiva NIS2 è in vigore!
Entrata in vigore il 17 ottobre 2024, la NIS2 – Network and Information Security 2 è una direttiva europea che, come abbiamo detto prima, mira a rafforzare la sicurezza informatica, aggiornando e ampliando le normative precedenti.
In base a questa, le aziende devono implementare misure tecniche e organizzative per proteggere i propri sistemi, come la gestione dei rischi informatici, il monitoraggio continuo e la risposta agli incidenti.
La direttiva, infatti, si allinea a normative come il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati UE 2016/679), il Cyber Resilience Act e il Regolamento DORA e, a livello nazionale, il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica, al fine di garantire la sicurezza a livello europeo e nazionale.
Direttiva NIS2: cosa comporta per le imprese?
Ma cosa significa concretamente per le imprese? In sostanza, la direttiva impone alle aziende che operano in settori critici, come energia, trasporti e sanità, di adottare misure più rigorose per proteggere i loro sistemi informatici.
Le aziende dovranno non solo implementare soluzioni tecniche per la protezione dei dati, ma anche creare una cultura aziendale che metta la cybersecurity al centro.
Ciò significa pianificare risposte agli incidenti, monitorare costantemente le vulnerabilità e garantire la formazione continua del personale.
Inoltre, è previsto che tutte le violazioni siano segnalate rapidamente, in modo che le autorità competenti possano intervenire tempestivamente.
- Puoi leggere la direttiva sulla Gazzetta Ufficiale.
Quando entrerà in vigore la NIS2?
La direttiva NIS2 è entrata in vigore il 17 ottobre 2024. Tutte le aziende e organizzazioni coinvolte dovranno quindi essere conformi ai requisiti stabiliti, per evitare sanzioni e rischi per la sicurezza.
Gli obiettivi principali del NIS2
Il NIS2 ha cinque obiettivi principali:
- Espandere l’ambito di applicazione per includere nuovi settori critici come acqua, infrastrutture digitali, fornitori di servizi cloud e pubblica amministrazione.
- Migliorare la cooperazione tra Stati membri per una risposta più rapida ed efficace agli incidenti informatici.
- Rafforzare i requisiti di sicurezza per tutte le organizzazioni, imponendo misure più rigorose per la protezione dei sistemi informatici.
- Obblighi di segnalazione tempestiva, con un limite di 24 ore per la segnalazione di incidenti significativi.
- Sanzioni più severe per le aziende non conformi, con multe elevate. I proventi delle sanzioni sono destinati all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, come stabilito dal decreto-legge n. 82/2021, che regola la sicurezza cibernetica in Italia.
Quali sono le misure richieste per raggiungere la conformità alla NIS2
Per conformarsi alla direttiva NIS2, le aziende devono adottare misure concrete in diverse aree chiave della sicurezza informatica:
- Analisi dei rischi e sicurezza: gestire i rischi legati ai sistemi informativi, con particolare attenzione alle vulnerabilità.
- Gestione degli incidenti: definire procedure per segnalare e gestire incidenti informatici.
- Continuità operativa: garantire piani di backup e ripristino in caso di emergenza.
- Sicurezza della catena di approvvigionamento: monitorare la sicurezza dei fornitori e dei servizi esterni.
- Sicurezza nella gestione dei sistemi: proteggere l’acquisizione e la manutenzione dei sistemi informatici.
- Valutazione dell’efficacia delle misure di sicurezza: implementare politiche per monitorare e migliorare le misure di sicurezza.
- Formazione in sicurezza informatica: educare il personale e mantenere pratiche di sicurezza di base.
- Crittografia e protezione dei dati: implementare politiche di cifratura ove necessario.
- Controllo accessi e gestione risorse: rafforzare il controllo sugli accessi e sui beni aziendali.
- Autenticazione a più fattori: usare metodi avanzati di autenticazione per l’accesso ai sistemi critici.
- Sicurezza dei fornitori: assicurarsi che i fornitori rispettino gli stessi standard di sicurezza.
- Segnalazione di incidenti: notificare gli incidenti significativi al CSIRT Italia entro 24 ore.
Perché rafforzare i requisiti di sicurezza?
Il rafforzamento dei requisiti di sicurezza previsto dalla direttiva NIS2 è necessario al fine di avere un approccio più rigoroso e strutturato alla gestione della sicurezza informatica. Questo coinvolge tre aree chiave: tecnologia, organizzazione e governance. Vediamole nel dettaglio.
1. Misure Tecniche
Queste misure si concentrano sugli strumenti e sulle soluzioni IT necessarie per proteggere le infrastrutture digitali e le informazioni aziendali. Alcuni esempi includono:
- Protezione degli endpoint: software antivirus, strumenti di rilevamento e risposta (EDR), firewall Nuova Generazione, WAF. Ad esempio, i servizi SOC permettono di monitorare gli eventi su tutto il perimetro IT, identificando e analizzando le minacce prima che si manifestino o contenendo l’incidente in tempi brevi.
- Sicurezza della rete: sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS), crittografia dei dati in transito e soluzioni di monitoraggio della rete.
- Backup e ripristino: pianificazione e verifica regolare di backup per garantire il recupero rapido dei dati in caso di incidenti.
- Gestione delle vulnerabilità: scansione regolare per individuare e correggere falle di sicurezza nei sistemi, attraverso test periodici quali:
- DISASTER RECOVERY ASSESSMENT – simulazione di disastro per verificare l’efficacia del piano DRP e delle soluzioni implementate ai fini di Disaster Recovery oltre che dei processi di Backup;
- AWARENESS ASSESSMENT – test periodici con campagne di Phishing per verificare la formazione degli utenti in termini di Cybersicurezza;
- Vulnerability ASSESSMENT – verifiche periodiche di terze parti volte a verificare l’efficacia delle soluzioni implementate per la sicurezza dei sistemi informativi.
- Autenticazione avanzata: implementazione di metodi come l’autenticazione multifattoriale (MFA) per proteggere gli accessi.
2. Misure Organizzative
Si tratta di processi e procedure che aiutano a mantenere un livello costante di sicurezza nell’organizzazione. Esempi includono:
- Politiche di sicurezza informatica: redazione di linee guida interne che definiscano le best practice per i dipendenti.
- Formazione del personale: sensibilizzazione dei dipendenti su phishing, gestione delle password e comportamenti sicuri online.
- Gestione delle terze parti: controllo delle forniture IT per assicurarsi che i partner e i fornitori rispettino gli stessi standard di sicurezza.
- Piani di risposta agli incidenti: creazione di procedure dettagliate per reagire rapidamente a cyberattacchi o violazioni.
3. Misure di Governance
Riguardano la supervisione e il controllo a livello strategico, per garantire che la sicurezza sia integrata in tutte le attività aziendali. Questo implica:
- Responsabilità a livello dirigenziale: coinvolgimento del top management nel prendere decisioni sulla sicurezza informatica e nella gestione del rischio.
- Risk assessment periodico: valutazioni regolari dei rischi legati alla cybersecurity per identificare e mitigare potenziali minacce.
- Compliance: garantire che l’organizzazione rispetti non solo la NIS2, ma anche normative correlate (come GDPR, ISO 27001, ecc.).
- Audit e monitoraggio: verifiche interne ed esterne per controllare la conformità e l’efficacia delle misure adottate.
Quali aziende dovranno attuare l’adeguamento NIS2?
La direttiva NIS2 amplia l’ambito di applicazione rispetto alla versione precedente, includendo una gamma più vasta di settori e organizzazioni, sia pubbliche che private. I settori critici, fondamentali per il funzionamento socioeconomico dell’UE, devono rispettare requisiti severi in termini di sicurezza informatica. Tra i settori coinvolti troviamo:
SERVIZI ESSENZIALI (ALTA CRITICITÀ)
- Settore Energetico: elettrico, oil and gas, riscaldamento, idrogeno
- Settore Trasporti: aereo, nautico, ferroviario e stradale
- Settore Bancario e Finanziario
- Settore Sanitario: assistenza sanitaria, laboratori analisi, produttori di dispositivi medicali, ricerca
- Settore Acqua e acque reflue
- Settore Infrastrutture digitali: gestori di domini, Cloud Computing, distribuzione contenuti, comunicazione
- Settore Gestione dei Servizi TLC: servizi gestiti su infrastrutture e sicurezza
- Pubblica Amministrazione
- Settore Spaziale
SERVIZI IMPORTANTI (CRITICI)
- Settore Servizi postali e di corriere
- Settore Trattamento dei rifiuti
- Settore Chimico: produzione e distribuzione
- Settore Alimentare: produzione, trasformazione e distribuzione
- Settore Fabbricazione: macchinari in genere, apparecchiature elettriche, computer, mezzi di trasporto
- Servizi digitali: social network, motori di ricerca, mercati online
- Ricerca scientifica
Quali sono i primi passi da fare per essere in regola con il NIS2?
Per essere in regola con il NIS2, le aziende devono seguire alcuni passaggi chiave:
- Valutazione dei sistemi IT: è fondamentale analizzare i propri sistemi informativi per assicurarsi che siano conformi agli standard di sicurezza previsti dalla direttiva.
- Piano di adeguamento: elaborare un piano di adeguamento che preveda l’implementazione delle misure tecniche richieste dalla direttiva. Un consulente NIS2 può supportare in questa fase.
- Cybersecurity by design: integrare strumenti di monitoraggio, prevenzione e risposta agli attacchi informatici sin dalle fasi di progettazione dei sistemi.
- Team di Crisi: analisi dell’incidente e relativa gestione, compreso la verifica dell’applicabilità dell’obbligo di notifica nel rispetto dei tempi.
- Remediaton: Processo per la gestione della Remediation che deve coordinare le risorse interne con le attività di gestione dei fornitori IT
- Manuale delle procedure: redigere un manuale che documenti le procedure di sicurezza adottate e le misure tecniche utilizzate, assicurandosi che il personale sia stato formato adeguatamente sulla cybersecurity.
- Audit periodici: è importante controllare regolarmente lo stato di conformità tramite audit e aggiornare il manuale delle procedure in base alle eventuali modifiche nei requisiti.
Come la mia azienda può adeguarsi alla compliance NIS2? Con le soluzioni di Versya!
Versya, in partnership con WIIT e IRIDEOS, offre soluzioni avanzate per contrastare le minacce informatiche e proteggere le informazioni aziendali. Grazie a un ampio portafoglio di servizi, tra cui la sicurezza gestita as a service, la protezione avanzata dei dispositivi mobili, e il Security Check-Up, Versya supporta le aziende nel raggiungere la conformità con il NIS2, rafforzando la cyber resilience. I vantaggi di un’implementazione completa includono:
- Protezione dei sistemi informatici da accessi non autorizzati
- Difesa della reputazione aziendale
- Conformità a normative per evitare sanzioni
- Minori interruzioni operative e perdite finanziarie derivanti da attacchi
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